Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è una condizione del neurosviluppo caratterizzata da una sindrome neurocomportamentale complessa e sfaccettata. Negli ultimi decenni, diversi studi hanno evidenziato una maggiore prevalenza di problemi di sonno negli ASD, che sarebbero associati a disturbi del sistema autonomo e del ritmo circadiano.
La presente rassegna si propone di riassumere la letteratura disponibile sui problemi del sonno nei soggetti ASD e sui possibili fattori biologici implicati nella deregolazione del ritmo circadiano e del sistema autonomico in questa popolazione, nonché sui possibili approcci terapeutici. Vengono inoltre discusse le basi biologiche condivise tra i sintomi dell’ASD e le alterazioni del ritmo circadiano e delle funzioni autonomiche.
Gli studi sul sonno hanno mostrato come i soggetti ASD riportino tipicamente più problemi relativi a un tempo di sonno insufficiente, resistenza ad andare a letto e riduzione della pressione del sonno. È stato inoltre evidenziato un legame tra le difficoltà del sonno e l’irritabilità, i deficit nelle abilità sociali e i problemi comportamentali. Tra i meccanismi implicati, sono state segnalate alterazioni dei geni legati ai ritmi circadiani, come i geni CLOCK, e dei livelli di melatonina. I soggetti ASD hanno anche mostrato alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e delle funzioni autonomiche, in genere con una tendenza all’iperarousal e allo stato iper-simpatico.
È interessante notare che alcune di queste alterazioni biologiche nei soggetti ASD non erano associate solo ai problemi del sonno, ma anche a gruppi di sintomi più specifici dell’autismo, come la difficoltà di comunicazione o i comportamenti ripetitivi. Sebbene tra i trattamenti disponibili la melatonina abbia dato risultati promettenti, gli studi farmacologici per i problemi del sonno negli ASD devono seguire protocolli più standardizzati per ottenere risultati più ripetibili e affidabili.
Ulteriori ricerche dovrebbero indagare la questione dei problemi del sonno negli ASD in una prospettiva più ampia, tenendo conto dei meccanismi fisiopatologici condivisi per i sintomi principali e associati degli ASD.