neurodegenerazione

L’aggiunta di melatonina migliora il comportamento del sonno nei bambini con epilessia: studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo.

Questo studio in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo, condotto su bambini epilettici di età compresa tra 3 e 12 anni, ha valutato l’effetto dell’aggiunta di melatonina sul comportamento del sonno di questi bambini in monoterapia con valproato di sodio, utilizzando un questionario per i genitori.

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È ora: la rete circadiana come custode del tempo per il funzionamento cognitivo, l’attività locomotoria e la salute mentale

Una varietà di organismi, tra cui i mammiferi, ha evoluto un meccanismo di cronometraggio autosostenuto per 24 ore, noto come orologio circadiano (orologio biologico), che consente di anticipare, rispondere e adattarsi alle influenze ambientali, come i cicli giornalieri di luce e buio. Il corretto funzionamento dell’orologio svolge un ruolo fondamentale nella regolazione temporale di un’ampia

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Interruzione circadiana e disturbi del sonno nella neurodegenerazione

Le interruzioni dei ritmi circadiani e dei cicli del sonno sono comuni tra le malattie neurodegenerative e possono verificarsi a più livelli. L’accumulo di prove rivela una relazione bidirezionale tra le interruzioni dei ritmi circadiani e dei cicli del sonno e le malattie neurodegenerative. L’alterazione circadiana e i disturbi del sonno aggravano la neurodegenerazione e

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La melatonina può essere un potenziale “proiettile d’argento” nel trattamento dei pazienti con COVID-19?

È stato sostenuto il potenziale terapeutico della melatonina come agente cronobiotico citoprotettivo per contrastare le conseguenze dell’infezione da COVID-19. Grazie ai suoi ampi effetti come composto antiossidante, antinfiammatorio e immunomodulante, la melatonina potrebbe essere unica nell’ostacolare le conseguenze dell’infezione da SARS-CoV-2.

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Ruolo della melatonina sulla neuropatogenesi indotta dal virus: una strategia terapeutica concomitante per comprendere l’infezione da SARS-CoV-2.

Le infezioni virali possono causare disturbi neurologici inducendo direttamente lo stress ossidativo e interrompendo la funzione del sistema immunitario, entrambi fattori che contribuiscono alla morte neuronale. Diversi rapporti hanno descritto le manifestazioni neurologiche nei pazienti affetti da Covid-19 dove, nei casi più gravi dell’infezione, sono comuni l’infiammazione cerebrale e l’encefalite.

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Regolazione circadiana della funzione della microglia: Potenziali bersagli per il trattamento della malattia di Parkinson

I ritmi circadiani sono coinvolti nella regolazione di molti aspetti dell’organismo, tra cui la funzione cellulare, l’attività fisica e le malattie. I disturbi circadiani spesso precedono i sintomi tipici delle malattie neurodegenerative e non sono solo un sintomo non motorio, ma anche una delle cause della loro comparsa e progressione. Le cellule gliali possiedono orologi

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Processi fisiologici alla base dei benefici e delle interazioni ubiquitarie di melatonina, butirrato e tè verde nelle condizioni neurodegenerative

Nutraceutici e via melatonergica Cresce l’insoddisfazione per la mancanza di progressi nel trattamento delle patologie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica. Nessun farmaco attuale ha un impatto significativo sui cambiamenti fisiopatologici che si verificano in queste condizioni neurodegenerative. Più promettente è stato l’utilizzo di prodotti nutraceutici,

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