L’insufficienza ovarica prematura è uno degli effetti collaterali della chemioterapia nelle pazienti oncologiche in pre-menopausa. La conservazione della fertilità è diventata sempre più importante per migliorare la qualità di vita delle pazienti oncologiche completamente guarite.
Tra le possibili strategie per preservare la fertilità, come la crioconservazione del tessuto ovarico, il co-trattamento con un coadiuvante farmacologico è altamente efficace e comporta un minor carico per l’organismo umano. La melatonina è generalmente prodotta in vari tessuti e agisce come antiossidante universale nelle cellule. La melatonina è ora più ampiamente utilizzata in vari processi biologici, tra cui il trattamento dell’insonnia e come coadiuvante durante la chemioterapia.
In questa rassegna riassumiamo le informazioni che indicano che la melatonina può essere utile per ridurre e prevenire l’insufficienza ovarica prematura nelle pazienti di sesso femminile trattate con chemioterapia. Si ricorda inoltre che molti coadiuvanti diversi dalla melatonina sono stati sviluppati e utilizzati per inibire l’infertilità indotta dalla chemioterapia. Queste informazioni ci daranno nuovi spunti sull’uso clinico della melatonina e di altri agenti come coadiuvanti fertoprotettivi per le pazienti oncologiche di sesso femminile.